Il Chirashi Sushi è tra i diversi tipi di sushi quello che si differenzia di più.
Viene solitamente definito come “sushi sparpagliato“, e non è difficile capire il motivo di questo nome.
La sua peculiarità sta nel fatto che non viene servito in porzioni ordinate, ma in un’ampia ciotola dove gli ingredienti appaiono mescolati tutti insieme.
In questo che può sembrare un caos in realtà c’è una ricerca dell’estetica molto approfondita.
Come abbiamo detto più volte, del resto, l’estetica dei piatti è fondamentale nella cucina giapponese.
Oggi ci soffermiamo proprio sul Chirashi. Scopriremo quali sono le origini, gli ingredienti e come si prepara.
Non è senza dubbio tra i più semplici da preparare a casa. Con un po’ di fantasia ed esperienza però potrete ottenere ottimi risultati.
L’origine del Chirashi Sushi
Si ritiene che la ricetta sia stata messa a punto nei primi decenni nel Novecento nella città di Edo (la odierna Tokyo). Da qui deriva il suo nome per esteso che è Edomae chirashi-zushi.
Probabilmente in origine lo scopo era quello di riutilizzare le porzioni di pesce che venivano scartate nella preparazione di sushi o sashimi. Infatti il suo nome, Chirashi, vuol dire sparpagliato.
I pezzetti di pesce, infatti, appaiono cosparsi sopra il riso in modo apparentemente casuale. L’elemento che accomuna qualunque preparazione di Chirashi Sushi è dunque la presenza del riso cotto con l’aceto. Si tratta dello stesso riso per sushi. In questo caso la sua funzione è quella di “supporto” per gli altri ingredienti.
Il resto della ricetta, invece, può variare. Può includere pesce, verdure, salse e condimenti a piacere.
Gli ingredienti del Chirashi Sushi
Bisogna fare una distinzione tra i due principali tipi di Chirashi che vengono solitamente preparati in Giappone.
Il primo è detto Kaisen Chirashi Sushi, o Edomae Chirashi Sushi. Consiste in quello che abbiamo spiegato sopra, ossia pesce crudo disposto sopra al riso bollito.
La seconda variante è invece il Chirashi Sushi propriamente detto. Si differenzia perché gli altri ingredienti oltre al riso non sono solo disposti in superficie, ma anche mescolati all’interno. Questo tipo di ricetta può prevedere tanto ingredienti crudi che cotti, soprattutto le verdure.
A seconda della regione del Giappone a cui si fa riferimento può assumere diverse denominazioni. Tra queste Gomoku Sushi, Gomoku Chirashi o Bara Sushi.
In realtà la leggenda vuole che nessuna di queste due versioni sia davvero quella originaria. Pare infatti che durante un periodo storico di particolari ristrettezze economiche per il Paese non venisse tollerato il consumo di questo piatto. Questo perchè era considerato troppo ricco e stravagante.
Dal momento che era una tipica portata delle feste le persone avevano messo a punto un piccolo escamotage. Nascondevano tutti gli ingredienti sotto al riso, salvo poi rovesciare la ciotola per godersi il gustoso mix!
Come si serve in tavola
Anche se dalla denominazione si potrebbe pensare che questo piatto abbia un aspetto un po’ disordinato, la verità è che la preparazione spesso richiede molto tempo. Il motivo è proprio per dare la giusta disposizione all’interno del piatto ai vari ingredienti.
Per servirlo si devono usare sempre e solo le ciotole giapponesi. Queste hanno una forma a coppa e le giuste dimensioni per una porzione.
La base è costituita dal riso preparato con l’aceto. Sulla parte superiore si mettono i vari ingredienti. Si cerca sempre di creare il giusto abbinamento di sapori, ma anche di colori. L’occhio ha un ruolo molto importante.
Come si mangia
Per consumare questo delizioso piatto si usano le bacchette di legno dette in inglese chopsticks.
Si deve prendere ogni ingrediente singolarmente, e volendo si può aggiungere della salsa di soia.
Attenzione però. L’uso della salsa di soia è consentito solo per intingere ogni singolo ingrediente, prelevandolo dalla ciotola e portandolo nell’apposita ciotolina per la salsa.
Viceversa è altamente sconsigliata la pratica di versare la salsa direttamente sopra il riso. In questo modo non si farebbe altro che azzerare il sapiente mix di sapori che è stato creato. Oltretutto il riso diventerebbe un immangiabile blocco unico.
Quale pesce e quali verdure sono le più usate
Solitamente i tipi di pesce per preparare il Chirashi Sushi sono tonno e salmone, ma anche i gamberi. Come topping vengono messe le uova di pesce.
Il pesce normalmente è crudo, tagliato in fettine sottili come per il sashimi. Può, però, essere anche cotto.
Le verdure sono prevalentemente cetriolo, avocado, funghi shiitake.
Il segreto della ricetta, però, è la fantasia. Ogni volta si può inventare qualcosa di nuovo per stupire il palato di chi lo gusta. L’unica costante è che la base di riso è sempre preparata con aceto di riso, zucchero e sale. La stessa identica preparazione, fatta però usando del riso bianco cotto al vapore, è chiamata Kaisen Don. Non si tratta, però, di sushi.
Conclusioni: un ottimo inizio da cui partire
Il Chirashi è considerato un ottimo piatto per avvicinarsi al mondo del sushi. Per prima cosa l’utilizzo di pesce cotto è più vicino ai nostri gusti occidentali. Anche in caso di utilizzo di pesce crudo questo è accompagnato a verdure.
Un modo per fare un mix di sapore, vincendo la resistenza nei confronti del pesce crudo.
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- Futomaki, il sushi “cicciottello”;
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Sono Alessandro e non sono un “normale” appassionato di Sushi, anzi (devo essere sincero!) all’inizio odiavo il Sushi. Proprio così, il suo sapore proprio non mi convinceva. Questo almeno all’inizio. Perchè se l’amore per il Sushi non è nato fin da subito quando è “esploso” non mi ha più abbandonato. Da quel momento ho voluto sperimentare i diversi sapori della tradizione giapponese (non soltanto legati al Sushi!) e soprattutto ho sempre più desiderato di preparlo con le mie mani. Per questo motivo negli ultimi anni mi sono messo alla ricerca dei migliori blog per provare ricette da fare a casa. Ho affinato la mia tecnica e di certo ho ancora molto da imparare! Ho deciso di aprire Sushiacasa per condividere tutto quanto ho imparato! Oltre a questo ho aperto il gruppo Facebook “Io Faccio Sushi!” con un obiettivo ambizioso quanto semplice: creare il gruppo di appassionati sushi più grande in Italia! Condivido i contenuti del sito anche sulla pagina FB ufficiale “Sushiacasa.it”.